Piani di Verra ciaspolata con Castore Polluce e Roccianera
Cambio di programma e cambi di carreggiata in autostrada come se piovessero,; così anche il cambio di direttore di gita per i piani di Verra è d’obbligo e non possiamo farcelo scappare.
Al posto di una conduzione solitaria del Gio, troviamo due guide a condurre la ciaspolata (una Alpina ed una escursionistica) in Val d’Aosta manco fossimo Gino Paoli con i quattro amici al bar, ma li si contava al contrario e gli amici scomparivano pian piano.
Per quanto riguarda la ciaspolata odierna gli escursionisti aumentano da 10 a 15 per via della presenza del Franz in terza persona anche se altro non è che il secondo a condurre, o megli a fare da scopa senza scopa manco fosse una Befana vecchia ed inacidita che tira le fila degli ultimi in ciaspolata.
Il Gio conduce ed il Franz sempre in terza persona, ma per ultimo chiude il gruppo fotografando sempre da dietro il gruppo e le terga dei ciaspolatori.
La salita si fa subito erta e richiede una certa dose di “garroni e natiche” per spingere le nostre ciaspole, i garroni si fanno più duri per via dell’acido lattico e le natiche o chiappe si fanno più sode spingento sui cipidi che non ricordo essere più tri o più qua, ma ciaspolando qua e la pin pian si arriva ai piani di Verra con la sua magnifica vista sul Castore Polluce e Roccia nera, che più nera non si può per la mancanza di neve che a queste latitudini latita.
Quel che importa è uscire da casa e muoversi dopo una settimana di lavoro e godere della splendida vista, e che vista!
La giornata fila liscia ed il giro ad anello è servito su di un vassoio d’oro fino al mesto rientro alle proprie auto, per saluti e vari pinzillaccheri.